Kewkba ta' Betlehem: Differenza bejn il-verżjonijiet

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* L'uccisione di tutti i bambini di età inferiore ai due anni indica che l'evento o la sequenza di eventi significativi era iniziata ben due anni prima.
 
== SignificatoIt-tifsira simbolicosimbolika ==
[[File:Pietro Perugino cat06.jpg|thumb|Una cometa "indica" il Cristo nell'''Adorazione dei Magi'' del Perugino]]
La presenza di una stella alla nascita di Gesù è un simbolo messianico. Il riferimento biblico è la profezia di Balaam su una stella, che sarebbe spuntata da Giacobbe {{passo biblico|Nm 24,17}}. Benché la stella sia stata spesso identificata col [[Davide|Re Davide]], già prima della nascita di Cristo alcuni ebrei l'avevano identificata col [[Messia]]<ref>Non si dimentichi a questo proposito l'influenza della profezia messianica di una "grande luce" in {{passo biblico|Is 9,1-6}}</ref>. Nel secondo secolo [[Origene di Alessandria|Origene]] ed [[Ireneo di Lione]] richiamarono questa profezia proprio in relazione alla Stella di Betlemme<ref>cfr. rispettivamente ''Contra Celsum'', I, 58-59 e ''Adversus haereses'', III, 9,2</ref>. L'identificazione messianica è ancora più chiara nella versione dei [[Septuaginta|LXX]] (quella normalmente utilizzata dagli evangelisti), in cui lo "scettro", che sorge in Israele, è tradotto in greco con "uomo"<ref>Patrizio Rota Scalabrini, ''Matteo e il vangelo dell'infanzia di Gesù. L'origine del Figlio di Dio'', in ''Vangeli canonici e vangeli segreti: origine e compimento della storia di Gesù. Il Messianismo'', Bergamo 2007, p.42</ref>.
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Il carattere "nazionalistico" della profezia di Baalam potrebbe essere il motivo per cui la stella non compare nel vangelo di Luca, diretto ai "gentili" e agli ebrei ellenizzati.
 
== InterpretazioneInterpretazzjoni ''midrashicamidraxija'' ==
Alcuni biblisti moderni seguono tuttora le tesi di [[Giovanni Crisostomo]] sopra delineate, integrandole con il metodo storico-critico di lettura dei testi biblici: la stella di Betlemme, quindi, potrebbe essere una invenzione narrativa appartenente al genere letterario ebraico del [[midrash]]<ref>Bibbia di Gerusalemme, EDB, Bologna 2004, p.2087, nota 2.1 e per una trattazione ampia: Dale C. Allison, Jr., ''What Was the Star that Guided the Magi?''</ref>. Il narratore avrebbe semplicemente voluto affermare in modo indiretto che Gesù era il [[Messia]] annunciato dall'[[Antico Testamento]] e avrebbe utilizzato a questo scopo gli stessi elementi simbolici usati dai profeti, senza probabilmente avere né la consapevolezza, né l'intenzione di introdurre elementi soprannaturali, che secoli dopo (ma non ai suoi tempi, come discusso sopra) molti lettori avrebbero considerato inverosimili.
 
== Tentattivi għall-identifikazzjoni astronomika ==
== Tentativi di identificazione astronomica ==
[[File:Sky Jerusalem South-7BC-11-12.gif|thumb|upright=1.3|Il cielo di Gerusalemme il 12 novembre del 7 a.C.]]
Gli indizi astronomici utilizzati per spiegare la narrazione del vangelo di Matteo sono di due tipi: eventi astronomici eccezionali di grande effetto visibile come il passaggio di una cometa o il formarsi di una supernova oppure congiunzioni planetarie di speciale significato astrologico.
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Dato che la morte di Erode è datata perlopiù al [[4 a.C.]], la maggior parte degli studiosi ha esaminato il periodo 8-4 a.C.; alcuni lavori, però, hanno trovato interessanti eventi astronomici anche nel successivo periodo 3-1 a. C., il biennio immediatamente precedente la data tradizionale di nascita di Gesù.
 
=== EventiGrajjiet astronomiciastronomiċi spettacolarispettakolari ===
L'ipotesi di un evento eccezionale è in accordo con la descrizione fornita dal [[Protovangelo di Giacomo]], uno scritto apocrifo del secondo secolo, secondo cui la Stella era “tanto brillante da far scomparire le altre stelle”. La fonte, tuttavia, non è sufficientemente attendibile da considerare vincolante questo dettaglio<ref name="disf.org"/>. Un evento eccezionale, inoltre, sarebbe stato notato da tutti ed Erode non avrebbe avuto bisogno di chiedere ai Magi la data precisa di inizio dell'evento. L'evento eccezionale, se davvero ebbe luogo, deve essere stato preceduto da altri eventi astronomici, il cui significato era comprensibile solo da astrologi.
 
==== Una cometaKometa ====
L'ipotesi che la stella di Betlemme fosse una cometa, o qualcosa di simile, risale a [[Origene di Alessandria|Origene]], che non si basa su tradizioni precedenti, ma suppone che si sia trattato di una nuova "stella", cioè di un evento eccezionale, probabilmente allo scopo di non deviare dal rifiuto della pratica astrologica, consueto fra i cristiani<ref>Contra Celsum, I, 58-59 citato nel [http://www.disf.org/Voci/35.asp ''Stella di Betlemme'', in ''Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede'']</ref>. Origene cita il perduto trattato "Sulle comete", scritto dal precettore di Nerone, Cheremone, secondo il quale era prassi accettata che l'apparizione di comete o nuovi astri segnalasse la nascita di importanti personaggi ed era quindi plausibile che i Magi si fossero messi in viaggio al suo apparire.
 
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Come detto sopra, l'identificazione della "stella" con una cometa diventò opinione comune solo nel XV secolo, un secolo dopo l'opera di [[Giotto]].
 
==== Una Nova ====
Alcuni studi, invece, hanno trovato traccia di esplosione di [[Supernova|supernove]]:
* Nel 1977 un gruppo di ricercatori inglesi (Clark, Parkinson e Stephenson<ref>Clark, Parkinson, Stephenson, 1977.</ref>) hanno rilevato che gli annali astronomici [[Cina|cinesi]] registrano nel marzo del [[5 a.C.]] l'apparizione di un oggetto brillante, probabilmente una [[nova]], che rimase visibile per circa 70 giorni tra le costellazioni dell'[[Aquila (costellazione)|Aquila]] e del [[Capricorno (costellazione)|Capricorno]]<ref>Precisamente nei pressi della stella di magnitudo 3 Theta Aquilae</ref>. Si tratta quasi certamente di un oggetto rilevato anche dagli astronomi coreani, anche se le loro registrazioni contengono imprecisioni, dovute verosimilmente ad errori di trascrizione<ref>Humphreys, 1991; Humphreys, 1995.</ref><ref name="MarkKidger">{{Cita web
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* Una recente ipotesi suggerisce che la stella di Betlemme fosse una supernova o una [[ipernova]], le cui tracce sono state scoperte nei pressi della [[galassia di Andromeda]]. La datazione di questo evento non è attualmente possibile, ma potrebbe diventarlo col progresso della tecnologia. [[Frank Tipler]], però, osserva che una supernova in Andromeda spiegherebbe in modo letterale un aspetto misterioso del vangelo di Matteo: il fermarsi della stella proprio sopra Betlemme<ref>Tipler 2005.</ref>. Il "fermarsi" indicherebbe il raggiungimento dello zenit, istante in cui la stella cessa di fornire una indicazione direzionale.
 
=== CongiunzioniKonġunzjonijiet planetarieplanetarji ===
Alcuni studiosi hanno suggerito che la stella di Betlemme non fosse una stella o una cometa, ma un brillamento dovuto al pianeta [[Giove (astronomia)|Giove]] in congiunzione con altri [[pianeta|pianeti]] meno luminosi. [[Giovanni Keplero]] (''De anno natali Christi'', 1614) per primo segnalò che nel [[7 a.C.]] vi fu una tripla [[congiunzione Giove-Saturno|congiunzione di Giove con Saturno]] e [[Marte (astronomia)|Marte]] nella [[costellazione]] dei [[Pesci (costellazione)|Pesci]]<ref name="p.115s"/>. Il fenomeno aveva attirato l'attenzione anche degli astronomi caldei, che lo avevano previsto sin dall'anno precedente<ref>Tavoletta BM35429 al [[British Museum]].</ref>. La tavoletta con la previsione del fenomeno, datata 8 a. C., è stata trovata in ben quattro copie in siti diversi (fatto molto raro); ciò segnala l'interesse degli astrologi antichi per il fenomeno.<br>
Tuttavia, gli eventi astrali del 7-6 a.C. rimangono i più interessanti dalla maggioranza degli studiosi, soprattutto la '''congiunzione tripla''' (cioè che è avvenuta tre volte in un ristretto periodo di tempo, di qualche mese) tra Giove e Saturno, probabilmente verificatasi nella costellazione dei Pesci tra il 7 e il [[6 a.C.]].<br>
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''Le fonti della salvezza'', [[1497]]; cfr. Rosenberg, 1972.</ref>. Il pianeta Saturno sarebbe il Padre divino, Giove il figlio e la costellazione dei Pesci sarebbe collegata con il popolo di Israele. Anche secondo l'assiriologo [[Simo Parpola]] l'evento del 7 a.C. sarebbe risultato di grande importanza per gli astrologhi caldei e avrebbe annunciato "la fine del vecchio ordine del mondo e la nascita di un nuovo re mandato da Dio"<ref>''No Babylonian interpretation of this particular conjunction is extant—surely because of the great rarity of the event—but we know that interpretations of planetary conjunctions were based on an analysis of the astrological significance of the planets and the accompanying circumstances, particularly the zodiacal sign in which the conjunction took place. The fact that Mars, the star of Nergal, the god of war, e joined the conjunction in its final phase signified that the new king was to come from the West, specifically, from Syria-Palestine, for Mars was the star of Amurru or the West (Syria-Palestine) in the Babylonian system. The prediction of such a king would have held wide interest in 7 B.C.E., when a power vacuum of sorts prevailed in the Near East. The Seleucid empire created by the successors of Alexander the Great had collapsed in 64 B.C.E., and its remnants, which included Judea, had been annexed to Rome as a province named Syria. The power of Rome had not yet been consolidated in the area, however. Even after Augustus changed Rome into an autocratic monarchy in 27 B.C.E., his authority was questioned in the East, for the Roman emperor, unlike the Seleucid kings and their predecessors, did not derive his authority from God. For this reason, many people considered Roman rule illegitimate and hoped that a local Near Eastern king appointed by God would drive the Romans out of the country and create a better world. These messianic expectations are recorded by Josephus and reflected in the Dead Sea Scrolls. The conjunction of 7 B.C.E. would have been interpreted as a portent of the birth of precisely this kind of king. The political vistas opened by it would not have escaped the attention of any Babylonian astrologer''; Parpola 2001 [http://www.bib-arch.org/ Bringing the Ancient World to Life - Biblical Archaeology Society]</ref>. Infine Ettore Bianchi, Mario Codebò e Giuseppe Veneziano hanno sottolineato che proprio all'epoca della nascita di Cristo vi fu il trapasso dall'[[Era dell'Ariete]] all'[[Era dei Pesci]], per cui durante gli [[equinozi]] il Sole sarebbe entrato nelle costellazioni dei Pesci e della [[Vergine (costellazione)|Vergine]] e sarebbe dovuta ritornare l'[[Età dell'oro]]. Qualunque evento astrale nella costellazione dei Pesci avrebbe avuto una risonanza fortissima fra gli astrologi di qualsiasi cultura, come testimonia anche l'[[Bucoliche|ecloga IV]] di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], in cui si canta l'avvento dei ''Saturnia Regna''<ref>Bianchi, Codebò, Veneziano, 2007</ref>. Secondo l'astrologia iranica e indiana l'età dell'oro torna ogni dodicimila anni.
 
=== AlcuniXi esempieżempji illustrativiillustrattivi ===
I dati astronomici sopra illustrati sono numerosi e le incertezze sulla datazione della nascita di Gesù così ampie, che non c'è difficoltà a trovare molteplici possibilità d'accordo. Le possibilità sono accresciute anche dalla molteplicità degli eventi biblici: il primo segnale astrologico potrebbe corrispondere non alla nascita, ma al concepimento di Gesù o addirittura a quello dell'annuncio a [[Zaccaria (profeta)|San Zaccaria]], che diede l'avvio alla sequenza di eventi. La significatività di ogni coincidenza è quindi limitata.
 
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*** L'esplosione di una supernova (o la comparsa di una cometa) in marzo annuncia ai Magi la realizzazione della profezia significata dalla misteriosa triplice congiunzione di due anni prima, spingendoli a partire per Gerusalemme; la profezia di Michea e la luce della stella li guidano a Betlemme. Erode uccide tutti i nati dall'avvio della triplice congiunzione (maggio 7 a.C.).
 
== CuriositàKurjożità ==
 
Tra le varie rappresentazione del periodo natalizio, una delle più curiose è la [[Stella di Miranda]] a [[Terni]] che risulta essere la rappresentazione della stella cometa più grande al mondo con i suoi 105 metri di diametro esterno della stella, 305 metri di lunghezza della coda per una superficie complessiva di 30000 metri quadri
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{{Referenzi|2}}
 
== BibliografiaBiblijografija ==
* [[Giovanni Keplero]], ''De vero anno, quo aeternus Dei filius humanum naturam in utero benedictae Virginis Mariae assumsit'', Frankfurt 1614 (rist. in ''Kepler. Gesammelte Werke'', München 1953, vol. V, pp.&nbsp;5–125);
* U. Holzmeister, ''La stella dei Magi'', “Civiltà Cattolica” XCIII (1942), pp.&nbsp;9–22;
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* Ettore Bianchi - Mario Codebò - Giuseppe Veneziano, ''Dalla stella di Betlemme alla creazione del mondo'', in Atti del IX Seminario A.L.S.S.A, Genova 2007 [http://www.archaeoastronomy.it/Betlemme_creazione_mondo.pdf ''Dalla “Stella di Betlemme” alla creazione del mondo''].
 
== Artikli li għandhom x'jaqsmu ==
== Voci correlate ==
* [[Data di nascita di Gesù]]
* [[Magi (Bibbia)]]
* [[Cappella degli Scrovegni]]
 
== Altri progetti ==
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{{wikilibro|Gesù}}
 
== CollegamentiĦoloq esterni ==
* [http://www.disf.org/Voci/35.asp La Stella di Betlemme nel Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede]
* [http://www.astrofilitrentini.it/attiv/lavori/natale.html La stella di Natale] nel sito dell'Associazione Astrofili Trentini espone la teoria di David Hughes
* [http://www.archaeoastronomy.it/Betlemme_creazione_mondo.pdf Ettore Bianchi,Mario Codebò, Giuseppe Veneziano, ''Dalla “Stella di Betlemme” alla creazione del mondo'']
* ampia bibliografia in [http://www.asa3.org/ASA/topics/Astronomy-Cosmology/S&CB%2010-93Humphreys.html Colin Humphreys, ''The Star of Bethlehem'']
 
{{Natale}}
{{portale|astronomia|Cristianesimo|Gesù}}
 
[[Categoria:Iconografia cristiana]]