Iżabella ta' Kastilja: Differenza bejn il-verżjonijiet

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[[Stampa:Isabeldecastilla.jpg|thumb|lemin|200px]]
'''Iżabella ta' Trastámara''' jew '''Iżabella I ta' Kastilja''' jew '''Iżabella l-Kattolika''' (bil-Katalan: Isabel I de Castella jew Isabel la Catòlica, bil-Kastiljan: Isabel I de Trastámara, la Católica) (Madrigal de las Altas Torres, 22 ta' April 1451 – Medina del Campo, 26 ta' Novembru 1504) kienet reġina konsorti ta' [[Sqallija]] mill-1469 sal-1504, reġina ta' [[Kastilja]] mill-1474 sal-1504, u reġina konsorti ta' Aragona, Valenzja, Sardinja, Majorca u reġina titulari ta' Korsika, Kontessa konsorti ta' Barċellona u tal-kontej KataliniKatalani mill-1479 sal-1504.
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== Origine familiare ==
Appartenente al casato di [[Trastámara]], era figlia del re di [[regno di Castiglia|Castiglia]], [[regno di León|León]] [[Giovanni II di Castiglia|Giovanni II]] e di [[Isabella d'Aviz (1428-1496)|Isabella del Portogallo]].
 
I suoi nonni paterni erano [[Enrico III di Castiglia]] e [[Caterina di Láncaster]]; quelli materni don [[Giovanni d'Aviz]] (figlio del re del [[Portogallo]] [[Giovanni I del Portogallo|Giovanni I]] e di sua moglie [[Filippa di Lancaster]]), e [[Isabella di Braganza]], figlia del duca di [[Braganza]] [[Alfonso I di Braganza|Alfonso]] e di Beatriz Pereira de Alvim (unica figlia di [[Nuno Álvares Pereira]], conestabile del regno e conte di [[Arraiolos]], [[Barcelos]] e [[Ourém (Portogallo)|Ourém]]).
 
Era la sorellastra del re di [[Castiglia]] e [[Regno di León|León]] [[Enrico IV di Castiglia|Enrico IV]], l'Impotente.
 
== Biografia ==
=== Infanzia ===
Quando i suoi genitori si sposarono il 17 agosto del [[1447]] a [[Madrigal de las Altas Torres]], suo padre [[Giovanni II di Castiglia|Giovanni II]] era vedovo di [[Maria di Trastamara (1396-1445)|Maria d'Aragona]], figlia del re [[Ferdinando I d'Aragona]] e da lei aveva avuto un figlio, [[Enrico IV di Castiglia|Enrico]], nato nel 1425.
 
Quando il padre era via, sua madre, la regina Isabella, faceva dormire i bambini con lei nello stesso letto. Era un'abitudine che teneva per evitare qualsiasi dubbio che avrebbero avuto.
 
Nel 1454 Giovanni II morì lasciando orfani Isabella e suo fratello [[Alfonso XII di Castiglia|Alfonso]], rispettivamente di 3 anni e 1 anno. La morte del marito gettò sua madre, Isabella in un profondo stato di malinconia, tanto che decise di rinchiudersi nel castello di [[Arévalo]]<ref>La regina vedova aveva la signoria sulla città di [[Cuenca]] ed i paesi di [[Arévalo]] e [[Madrigal de las Altas Torres|Madrigal]], e nel testamento Giovanni II gli confermò il possesso di Arévalo.</ref>, dove sarebbe rimasta per 42 anni, fino alla morte.
 
=== Erede al trono ===
Al trono salì il fratellastro, Enrico IV, mentre suo fratello germano Alfonso, sempre nel [[1454]], ricevette il titolo di [[Principe delle Asturie]], quello dell'erede al trono.
 
Nel [[1455]] Enrico IV si sposò (in seconde nozze) con [[Giovanna d'Aviz (1439-1475)|Giovanna del Portogallo]], figlia del re del Portogallo [[Edoardo del Portogallo|Edoardo]] e di [[Eleonora di Trastamara (1402-1445)|Eleonora d'Aragona]] (figlia del re d'[[Aragona]] [[Ferdinando I di Aragona|Ferdinando I]] e di [[Eleonora d'Alburquerque]]). Da questa unione, nel [[1462]], nacque finalmente il legittimo erede al trono, una figlia: [[Giovanna la Beltraneja|Giovanna]].
 
Una parte di nobili della corte che già chiamava il principe delle Asturie Alfonso XII, sfruttando molto abilmente la voce che Enrico IV fosse impotente, aveva messo in giro la diceria, molto probabilmente inventata, che la figlia di Giovanna del Portogallo<ref>la regina era chiacchierata e si diceva che avesse delle relazioni extraconiugali</ref> fosse figlia non di Enrico IV, ma di uno dei migliori amici di Enrico, [[Beltrán de la Cueva]], che in quegli anni aveva fatto una rapida carriera alla corte castigliana e, da allora, le fazioni contrarie al re Enrico IV cominciarono a denominare la figlia Giovanna, a cui il padre aveva dato il titolo di principessa della Asturie, col soprannome ''Beltraneja''.
[[File:FerdinandIsabellaSpain.jpg|thumb|right|Ritratto matrimoniale del Re Ferdinando II d'Aragona e della regina Isabella di Castiglia.]][[File:IsabellaofCastile05.jpg|thumb|right|Isabella e suo marito Ferdinando.]]
Quando suo fratello Alfonso morì improvvisamente il 5 luglio del [[1468]] per cause sconosciute, Isabella venne designata erede al trono di Castiglia da Enrico IV in un trattato (''[[Trattato dei Tori di Guisando|Tratado de los Toros de Guisando]]'') nel quale Isabella aveva accettato la clausola che avrebbe sposato il re del Portogallo [[Alfonso V del Portogallo|Alfonso V]], mentre Enrico di fatto riconosceva l'illegittimità della figlia Giovanna.
 
Però i pretendenti alla mano di Isabella erano due: oltre ad Alfonso V vi era il cugino di Isabella [[Ferdinando II di Aragona|Ferdinando]], unico figlio maschio nato al duca di [[Peñafiel]], [[re di Navarra]] e [[Sovrani d'Aragona|re]] della [[corona d'Aragona]] [[Giovanni II di Aragona|Giovanni II]]<ref>[[Giovanni II di Aragona]] era figlio terzogenito del re della [[corona d'Aragona]] e di [[Sicilia]], [[Ferdinando I di Aragona|Ferdinando I]], e di [[Eleonora d'Alburquerque]] ([[1374]] - [[1435]]). Questa era figlia dell'[[infante]] Sancho di Castiglia, Conte di [[Alburquerque (Badajoz)|Alburquerque]], e di Beatrice del Portogallo, figlia del re del [[Portogallo]], [[Pietro I del Portogallo|Pietro I il Giustiziere]] e della sua amante e poi moglie segreta, [[Inés de Castro]]</ref> dalla sua seconda moglie [[Giovanna Enriquez]], figlia dell'ammiraglio di [[Castiglia]], signore di [[Medina de Rioseco]] e Conte di [[Melgar de Abajo|Melgar]] Federico Enriquez (?-[[1473]]).<br />Le preferenze di Isabella andavano al secondo, così il [[19 ottobre]] [[1469]], senza l'approvazione del fratellastro Enrico IV, Isabella e Ferdinando si sposarono segretamente.
 
Irritato dal fatto che il matrimonio venne celebrato senza il suo assenso, Enrico IV diseredò Isabella e giurò pubblicamente, assieme alla moglie, che [[Giovanna la Beltraneja]] era sua figlia legittima e la proclamò erede al trono, con la Cerimonia de la Val de Lozoya, un prato vicino a [[Buitrago]].
 
=== Guerra di successione ===
{{Vedi anche|Guerra di successione castigliana|Battaglia di Toro|Giovanna la Beltraneja}}
 
Questa decisione diede origine a una serie di conflitti tra coloro che sostenevano Giovanna e tra coloro che sostenevano Isabella. Alla morte improvvisa di Enrico IV si scatenò tra questi due partiti una vera e propria guerra di successione, finché Isabella il 13 dicembre [[1474]] fu proclamata regina di Castiglia e Ferdinando divenne re consorte con il nome di Ferdinando V di Castiglia, mentre la Beltraneja, che ugualmente reclamava la corona, era stata promessa ad [[Alfonso V del Portogallo]].
 
Immediatamente, il re del Portogallo, dichiarato re di Castiglia e León dai partigiani della moglie nonostante Isabella fosse già stata incoronata regina col marito, invase la Castiglia (estate del [[1475]]), per difendere i diritti di sua moglie; lo scontro decisivo avvenne nei pressi di [[Toro (Spagna)|Toro]], la città in cui si era insediata e dove teneva la corte Giovanna ''la Beltraneja''.<br />Ferdinando aveva a disposizione un misero esercito che però la moglie riuscì ad aumentare, ottenendo aiuto dai nobili, dai conventi e dalle abbazie ed il 1º marzo [[1476]], nella battaglia di Toro, Ferdinando, comandante dell'esercito castigliano, mise in fuga Alfonso, che vedendo i suoi sostenitori in Castiglia diminuire si ritirò in Portogallo con la moglie, scortata dal figliastro [[Giovanni II del Portogallo|Giovanni]], erede al trono del Portogallo.
 
La pace fu siglata ad Alcáçovas ([[Viana do Alentejo]]), il 4 settembre del [[1479]]<ref>Il re del Portogallo, Alfonso V e la moglie Giovanna rinunciavano ad ogni pretesa sul regno di Castiglia e sulle isole [[Baleari]] e sulle isole [[Canarie]] mentre i regni di Castiglia e Aragona rinunciavano a [[Madera]], alle [[Azzorre]] e alle isole di [[Capo Verde]] ed inoltre lasciavano al Portogallo tutte le terre a sud del [[Capo Bojador]].</ref>, dal figlio Giovanni, in quanto Alfonso V si era da tempo ritirato nel convento di Varatojo a [[Torres Vedras]] dove morì nel [[1481]], e alla sua morte anche Giovanna si ritirò in convento a [[Coimbra]] dove morì nel [[1530]].<br />Il trattato venne controfirmato a [[Toledo]] nel marzo del [[1480]] da Isabella e Ferdinando.
 
=== Sul trono di Castiglia e conquista del regno di Granada ===
[[File:Granada 1492 Detail.jpg|thumb|left|300px|La resa di Granada.]]
 
L'insediamento sul trono di Isabella era avvenuto il 13 dicembre [[1474]] (due giorni dopo la morte del fratellastro Enrico) a [[Segovia]]; Ferdinando era assente, ma al suo ritorno reclamò i suoi diritti sulla corona di Castiglia e nel [[1475]], con il concordato di Segovia, si decideva che Isabella poteva esercitare il suo potere regale in Castiglia ma non in [[Aragona]]<ref>Quando sarebbe divenuta regina consorte</ref> mentre Ferdinando, oltre ad esercitare il potere regale in Aragona, per il contratto di Matrimonio (capitulaciones), in Castiglia poteva amministrare la giustizia congiuntamente o separatamente<ref>Se i re Cattolici si trovavano in luoghi diversi ognuno di loro aveva il diritto di amministrare la giustizia separatamente dall'altro, se invece si trovavano nello stesso luogo la amministravano congiuntamente</ref>; le ordinanze reali venivano firmate da entrambi; le monete recavano insieme le due effigi ed i sigilli reali portavano le armi delle due casate; infine Ferdinando si occupava della politica estera.
 
Alla morte del suocero [[Giovanni II di Aragona]] avvenuta il 20 gennaio [[1479]], il marito Ferdinando oltre che re di Sicilia divenne re di Aragona e, nello stesso anno, fu decretata l'unione ''de facto'' della Castiglia con la [[Corona d'Aragona]], e fu applicato il contratto di matrimonio, per cui i due Stati, benché uniti, mantenevano governi separati.
 
A partire dal [[1481]] Ferdinando si occupò della conquista del regno dei [[Nasridi]] di [[Granada]], dove Ferdinando mise in mostra le sue doti di diplomazia e di attitudini militari, già sfoggiate nella guerra civile. La guerra fu un assedio e terminò nel [[1492]] con la capitolazione dell'ultimo ridotto [[musulmano]] della [[penisola iberica]]; il 2 gennaio [[1492]] [[Granada]] si arrese, dopo sei mesi di assedio, e Isabella vi entrò vittoriosa con il crocifisso in mano (come spesso viene rappresentata), completando così la [[Reconquista]].
{{Vedi anche|guerra di Granada}}
La conquista di Granada riuscì a eliminare le contestazioni interne e fece guadagnare prestigio ai regni di Castiglia e Aragona agli occhi dei regni cristiani. Il regno di Granada fu unificato al regno di Castiglia, dando origine allo Stato Moderno nel [[1492]], quando i governi vennero congiunti. Insieme ai territori della penisola i [[Maestà Cattolica|Re Cattolici]] possedevano le [[Baleari]], la [[Sicilia]] e la [[Sardegna]].
 
=== I Re Cattolici (''Los reyes católicos'') ===
[[File:Isabel la Católica 01b.jpg|thumb|left|170px|Statua d'Isabella di Castiglia a [[Madrid]] ([[Giovan Domenico Olivieri|G.D. Olivieri]], [[1753]]).]]
 
Per sottrarre il nuovo regno al [[feudalesimo]] arcaico che ancora vi dominava e consolidare la monarchia nel senso assolutista (che già aveva mostrato la propria forza in [[Francia]] con [[Filippo IV di Francia|Filippo il Bello]] e poi con i [[Valois]]), i nuovi sovrani provvidero a riformare i rapporti con la nobiltà e il clero; lo strumento principale e più innovativo a questo scopo furono le ''Cortes'', sorta di parlamenti nei quali erano rappresentati i nobili, il clero ed alcune città, che potevano proporre ai sovrani nuove leggi - la cui approvazione rimaneva comunque esclusivo diritto reale.
 
Ma lo strumento principale di consolidamento del nuovo regno fu la [[religione cattolica]], di cui i nuovi re di Castiglia e Aragona ben conoscevano la forza di coesione e la potenza di ''instrumentum regni'': nonostante le resistenze del papato, l'[[Inquisizione spagnola|Inquisizione]] e il clero furono posti dal [[1478]] sotto la giurisdizione reale (si evitava così che gran parte delle rendite del clero finissero a Roma e le si tratteneva a [[Toledo]], la capitale del regno)<ref>La capitale sarà spostata a [[Madrid]] nella seconda metà del secolo XVI.</ref>.
 
Nel [[1480]], Isabella introdusse in Castiglia l'[[Inquisizione spagnola|Inquisizione]]<ref>Una bolla che autorizzava la nomina di inquisitori nei domini spagnoli fu promulgata da [[papa Sisto IV]], nel [[1478]].</ref> e quattro anni dopo Ferdinando la introdusse anche in Aragona<ref>Anche se in Aragona vigeva dal [[1249]], ma non era più praticata.</ref>.<br /> Inoltre Ferdinando stabilì il principio della conformità religiosa, per cui fu decretata (decreto di espulsione degli Ebrei del 31 marzo del [[1492]]) l'espulsione<ref>A seguito dell'espulsione degli Ebrei [[Castiglia|castigliani]], il re del Portogallo, Giovanni II permise a circa 90.000 di loro di entrare in Portogallo e dietro il pagamento di una tassa di otto cruzados pro capite, permise loro un soggiorno di otto mesi.</ref> di tutti gli Ebrei che non accettavano di convertirsi al cristianesimo o salvo battesimo (''salvo bautismo'') e la conversione forzosa degli abitanti del regno di [[Granada]], nel [[1503]], ai quali però la regina Isabella aveva garantito il diritto alla libertà religiosa al momento della capitolazione del regno di [[Granada]].
 
L'azione della Santa Inquisizione era diretta in particolar modo contro i ''[[Moriscos (Iberia)|Moriscos]]'' e i marrani, rispettivamente i musulmani e gli ebrei falsamente convertiti al cristianesimo.
Ciò portò alla dispersione degli ebrei [[sefarditi]] soprattutto nel bacino del Mediterraneo, in particolar modo nei territori dell'Impero Ottomano, dove trovarono una maggiore tolleranza religiosa. Molti continuavano a professare segretamente la loro religione, pur essendosi convertiti. Chi veniva scoperto era bruciato vivo sul rogo e i suoi beni erano confiscati dalla Corona, pratica che divenne piuttosto diffusa per finanziare le casse del Regno. Gli ebrei convertiti inoltre subivano in ogni caso discriminazioni sociali ed economiche: erano loro vietati particolari mestieri, venivano additati come [[marranos]], in lingua spagnola maiali, e spesso si arrivò a segregarli in determinati quartieri-[[ghetto]] delle città, chiamati ''Juderias''.
[[File:Isabel firma.jpg|250px|right|thumb|Firma di Isabella la Cattolica]]
Alla caduta di Granada, il [[papa Innocenzo VIII]] conferì a Isabella ed al marito Ferdinando il titolo di "Maestà cattolica". In cambio, Isabella fece omaggio al successore spagnolo [[Papa Alessandro VI|Alessandro VI]] [[Borgia]] del primo oro arrivato dalle Americhe, del quale fu rivestito il soffitto di [[Basilica di Santa Maria Maggiore|Santa Maria Maggiore]].
 
=== La disputa con il Portogallo e inizio dello sfruttamento delle colonie ===
[[File:Gallegocatholicmonarchs.jpg|thumb|right|250px|''Madonna dei Re Cattolici'', pittura del 1490-95; [[Ferdinando II di Aragona|Ferdinando II]] ed il [[Giovanni di Trastamara|principe Giovanni]] alla destra della Madonna e Isabella alla sinistra.]]
 
[[Cristoforo Colombo]] aveva sottoposto il suo piano di circumnavigare la terra, per arrivare all'[[India]] al re del Portogallo Giovanni II, ma quest'ultimo aveva buoni motivi per ritenere che il progetto da lui seguito di doppiare l'Africa non avrebbe portato a risultati sicuri.
 
Colombo si rivolse così ai Re Cattolici, guadagnandosi le simpatie di Isabella che, dopo diversi anni di attesa, accettò il progetto di Colombo assieme al marito e il navigatore partì in nome di Isabella e Ferdinando. I motivi dell'appoggio erano molti: in primo luogo, il bisogno di consolidare le finanze del regno unita alla speranza di trovare nuove ricchezze nelle lontane terre di cui si cominciava a favoleggiare; inoltre, il costo per l'impresa era relativamente contenuto, e non si poteva certo correre il rischio che il navigatore si rivolgesse al re di [[Francia]] [[Carlo VIII]], che avrebbe potuto soffiare un grosso affare ai coniugi spagnoli.
 
La spedizione di Colombo, come si sa, ebbe fortuna e dopo la scoperta dell'[[Americhe|America]] Isabella si preoccupò di sfruttarne le risorse, non senza impegnarsi a cristianizzare gli indigeni.
 
Ma al ritorno di Colombo dopo il primo viaggio, il re del Portogallo Giovanni II ebbe modo di incontrare l'ammiraglio, approdato prima a Madera e poi a [[Lisbona]], dove era rimasto circa dieci giorni; il re ebbe il sospetto che, secondo il trattato di Toledo del [[1480]]<ref>Tutte le terre a sud del [[Capo Bojador]] appartenevano al Portogallo</ref>, le terre scoperte fossero nella zona di influenza del Portogallo, e quindi intendeva inviare in quelle terre, appena scoperte, delle caravelle.
{{Vedi anche|Cristoforo Colombo|Colonizzazione europea delle Americhe}}
[[Ferdinando II di Aragona]] propose di risolvere la questione con un negoziato, ma, prima di iniziarlo, convinse [[papa Alessandro VI]] Borgia, spagnolo di nascita, a emettere una bolla (4 maggio 1493), secondo la quale tutte le terre a ovest e a sud di una linea tracciata a cento leghe<ref>La lega marina corrisponde a tre miglia, circa 5,555 chilometri</ref> dalle isole del [[Capo Verde]] alle [[Azzorre]], sarebbero state della Spagna. Il 26 settembre, il papa emise una nuova bolla ancora più penalizzante per il Portogallo.<br /> Giovanni II alla guerra preferì la trattativa, che portò al [[Trattato di Tordesillas]] (firmato a [[Tordesillas]], in [[Castiglia]], il 7 giugno [[1494]]) che divise il mondo al di fuori dell'Europa in un duopolio esclusivo tra la Spagna ed il Portogallo<ref>La divisione avveniva lungo il meridiano nord-sud, 370 Leghe (1.770 km) ad ovest delle Isole di Capo Verde (al largo della costa del Senegal, nell'Africa Occidentale), corrispondenti approssimativamente a 46° 37' O. Le terre ad est di questa linea sarebbero appartenute al Portogallo e quelle ad ovest alla Spagna. Per cui alla Spagna andarono tutte le nuove terre che Colombo aveva scoperto, mentre al Portogallo andò il Brasile e la via per l'India (tutta l'Africa).</ref>. Il trattato venne ratificato dalla Spagna il 2 luglio, e dal Portogallo il 5 settembre 1494.
{{Vedi anche|Trattato di Tordesillas}}
 
Nella sua convinzione di dover cristianizzare il mondo, Isabella si impegnò attivamente a difesa degli [[Indios]] delle [[Antille]] che erano stati inviati come schiavi in [[Spagna]] nel [[1496]]: diede ordine al suo inviato speciale, [[Francisco de Bobadilla]], di riportarli in [[America Centrale|America]] e di destituire [[Cristoforo Colombo|Colombo]]<ref>Messori V. - ''Pensare la storia'' - Milano, Paoline, [[1992]].</ref> per alcuni suoi supposti abusi; l'ammiraglio fu arrestato, ma poi liberato con le scuse dei re cattolici<ref>[[Speciali di Superquark|Speciale Superquark]] di [[Piero Angela]] su [[Cristoforo Colombo]], 1999.</ref>.
 
=== Politiche matrimoniali ===
Per aumentare la loro potenza e per isolare la [[Francia]] con le sue pericolose mire espansionistiche, Ferdinando attuò una proficua politica matrimoniale, servendosi dei figli:
* [[Isabella di Trastamara|Isabella]] ([[1470]]-[[1498]]) sposò [[Alfonso d'Aviz]], erede al trono della corona [[Portogallo|portoghese]] e in seconde nozze [[Manuele I del Portogallo|Manuele I]] re del Portogallo;
* [[Giovanni di Trastamara|Giovanni]] ([[1478]]-[[1497]]) sposò [[Margherita d'Asburgo]] figlia dell'Imperatore [[Massimiliano I del Sacro Romano Impero|Massimiliano I]];
* [[Giovanna di Castiglia|Giovanna]] ([[1479]]-[[1555]]) con [[Filippo I di Castiglia|Filippo]] d'[[Asburgo]] detto ''il Bello'', anch'esso figlio dell'Imperatore Massimiliano I.
* [[Maria di Trastamara (1482-1517)|Maria]] ([[1482]]-[[1517]]) sposò il vedovo della sorella Manuele I di Portogallo;
* [[Caterina d'Aragona|Caterina]] ([[1485]]-[[1536]]) fu la sposa di [[Arturo Tudor|Arturo d'Inghilterra]] e quando questo morì fu sposa poi ripudiata di suo cognato, [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]] Tudor.
 
=== Morte ===
[[File:Rosales - Doña Isabel la Católica dictando su testamento.jpg|thumb|left|250px|Eduardo Rosales, ''Il testamento di Isabella la Cattolica'', 1864, [[Museo del Prado]].]]
Ricoverata a [[Medina del Campo]] ([[Provincia di Valladolid|Valladolid]]), per un cancro all'utero, Isabella morì il [[26 novembre]] [[1504]] nel palazzo reale di Medina del Campo e sul trono di Castiglia le successe la figlia terzogenita [[Giovanna di Castiglia|Giovanna]] detta la Pazza, mentre la reggenza venne rivendicata sia dal marito [[Filippo I di Castiglia|Filippo il Bello]] che dal padre Ferdinando.
 
Dapprima fu inumata nella chiesa di San Francisco della [[Alhambra]], il [[18 dicembre]] del [[1504]], secondo il suo desiderio. Attualmente Isabella è sepolta nella Cappella reale di Granada, un fastoso sepolcro (che fu profanato durante l'Invasione Francese del 1800), nel centro della città, costruito dal nipote Carlo di Gand, re di [[Spagna]] con il titolo di Carlo I e in seguito Imperatore del [[Sacro Romano Impero]], [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]].<br />Nel sepolcro si trovano anche il marito Ferdinando II di Aragona, la figlia Giovanna la Pazza con suo marito, Filippo il Bello, la figlia prediletta di Isabella, [[Isabella di Trastamara|Isabella]], regina del Portogallo col figlioletto [[Michele della Pace d'Aviz]].<br />Nel museo della Cappella Reale si trovano la corona e lo scettro della regina Isabella.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Golden Rose MNMA Cl2351 n1.jpg
|nome_onorificenza=Rosa d'Oro della cristianità
|collegamento_onorificenza=Rosa d'Oro
|motivazione=
|luogo=[[1493]]
}}
 
== Note ==
{{Casa di Castiglia e León}}
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Jean Dumont (storico)|Jean Dumont]], ''La regina diffamata. La verità su Isabella la Cattolica'', a cura di [[Vittorio Messori|V. Messori]], SEI, 2003, pp.&nbsp;180
* Cecil Roth, ''Gli ebrei nel Medioevo'', in ''Storia del mondo medievale'', vol. VI, 1999, pp.&nbsp;848–883
* Rafael Altamira, ''Spagna, 1412-1516'', in ''Storia del mondo medievale'', vol. VII, 1999, pp.&nbsp;546–575
* Charles Petit-Dutaillis, ''Francia: Luigi XI'', in ''Storia del mondo medievale'', vol. VII, 1999, pp.&nbsp;657–695
 
== Voci correlate ==
* [[Colonizzazione europea delle Americhe]]
* [[Ferdinando II di Aragona]]
* [[Giovanna di Castiglia]]
* [[Inquisizione spagnola]]
* [[Moriscos (Spagna)|Moriscos]] e [[Marranos]]
* [[Reconquista]]
* [[Elenco dei monarchi di Napoli e Sicilia]]
* [[Sovrani d'Aragona]]
* [[Tabella cronologica dei regni della Penisola iberica]]
* [[Conti di Barcellona]]
* [[Sovrani di Castiglia]]
* [[Guerra contro Giovanni II]]
* [[Re di Navarra]]
* [[Re di Francia]]
* ''[[Excelente]]''
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.alleanzacattolica.org/idis_dpf/voci/i_isabella_di_castiglia.htm Isabella di Castiglia] dal Dizionario del Pensiero Forte di [http://www.alleanzacattolica.org/index.htm Alleanza cattolica]
 
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